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Yitzhak Navon (1921–2015)

Setteottobre

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Yitzhak Navon (1921–2015)

Chi è

Uomo di cultura, diplomatico e politico laburista, quinto presidente d’Israele (1978–1983). Nato a Gerusalemme in una famiglia sefardita di origini spagnole e marocchine, rappresentò con naturalezza il ponte tra le diverse anime del Paese: quella aschenazita dominante e quella orientale spesso marginalizzata.

Percorso

Educato in scuole ebraiche e arabe, padroneggiava cinque lingue. Negli anni Quaranta partecipò alla Haganah e lavorò per il servizio d’intelligence, poi entrò nel corpo diplomatico e divenne segretario politico di David Ben-Gurion. Deputato del Mapai e poi della Coalizione laburista, portò alla Knesset una voce colta, ironica e priva di arroganza. Da presidente si fece garante dell’unità nazionale in un periodo difficile, segnato dal post-Yom Kippur e dalla guerra in Libano del 1982. Il suo stile semplice e popolare gli valse un raro consenso trasversale. Dopo la presidenza tornò in politica come ministro dell’Istruzione, promuovendo programmi di dialogo interculturale e memoria ebraico-araba.

Profilo

Scrittore e drammaturgo, amava definire Israele “una sinfonia di accenti”. La sua identità sefardita lo rese attento alle periferie sociali e culturali. Mite ma determinato, univa rigore morale e curiosità umana.

Perché conta

Yitzhak Navon fu il presidente che restituì calore alla carica, incarnando l’idea di un Israele plurale, colto e non dogmatico. In un Paese spesso diviso, rimane la prova che la gentilezza, quando è accompagnata da competenza, può essere una forma alta di forza.


Yitzhak Navon (1921–2015)