Home > Decoder > Yigael Yadin (1917–1984)

Yigael Yadin (1917–1984)

Setteottobre

Tempo di Lettura: 2 min
Yigael Yadin (1917–1984)

Chi è

Archeologo, generale e statista, incarnazione dell’intreccio unico tra spada e libro nella storia israeliana. Nato a Gerusalemme sotto il Mandato britannico, figlio dell’archeologo Eleazar Sukenik, crebbe tra studio e disciplina militare, e divenne uno dei primi grandi volti della scienza e della difesa dello Stato.

Percorso

Entrò giovanissimo nella Haganah, dove si distinse per intelligenza strategica e sangue freddo. Fu Capo di Stato Maggiore dell’IDF dal 1949 al 1952, contribuendo a strutturare l’esercito in senso moderno. Poi abbandonò la carriera militare per dedicarsi all’archeologia, campo in cui lasciò un’impronta duratura: guidò gli scavi di Hazor, Masada e Qumran, scoprì frammenti dei Rotoli del Mar Morto e rese la storia biblica una materia viva per il nuovo Israele. Tornò più tardi alla politica come vicepremier nel governo Begin (1977–1981).

Profilo

Yadin era un uomo doppio e coerente insieme: stratega militare e studioso meticoloso, sapeva coniugare il rigore scientifico con la passione per il passato. Credeva che conoscere la propria storia fosse un atto di difesa nazionale. Con il suo stile sobrio, più da accademico che da generale, rappresentava l’ideale israeliano dell’“uomo colto in uniforme”.

Perché conta

Yigael Yadin unì le due anime fondatrici d’Israele — la forza e la memoria. Sotto la sua guida l’archeologia divenne parte del racconto identitario del Paese: non solo scavo del passato, ma radice della continuità. In lui, la terra e la storia parlarono la stessa lingua.


Yitzhak Navon (1921–2015)