Home > Decoder > Vertice di Camp David II (2000)

Vertice di Camp David II (2000)

Setteottobre

Tempo di Lettura: 2 min
Vertice di Camp David II (2000)

Dopo gli accordi di Oslo (1993 e 1995) e il ritiro israeliano dal Libano (2000), il presidente USA Bill Clinton convoca a Camp David il premier israeliano Ehud Barak e il leader dell’OLP Yasser Arafat per tentare di giungere a una soluzione definitiva.

I tre interpreti: Ehud Barak (primo ministro israeliano), Yasser Arafat (presidente dell’Autorità Palestinese), Bill Clinton (presidente degli Stati Uniti, mediatore).

Barak offre ampie concessioni: ritiro israeliano da circa il 90% della Cisgiordania, smantellamento di molti insediamenti, capitale palestinese a Gerusalemme Est (condivisione della città vecchia, ma con controllo israeliano sul Monte del Tempio/Spianata delle Moschee), riconoscimento di uno Stato palestinese smilitarizzato.

Il vertice si concluse il 25 luglio 2000 senza accordo. Clinton attribui’ gran parte della responsabilità al rifiuto palestinese. Barak tornò in Israele politicamente indebolito.

I nodi rimasti irrisoli sono sostanzialmente quattro:

Gerusalemme: status della città vecchia e dei luoghi santi.
I confini: Arafat rifiutò la mappa proposta, giudicandola frammentata.
I profughi: richiesta palestinese del diritto al ritorno, respinta da Israele.
Il problema vitale della sicurezza: Israele chiedeva controllo di confini e spazi aerei.

Pochi mesi dopo (settembre 2000) esplose la Seconda Intifada, segnando il collasso del processo di pace di Oslo.


Vertice di Camp David II (2000)
Vertice di Camp David II (2000) Vertice di Camp David II (2000)