Si chiama Ran Gvili, è l’ultimo ostaggio, il cui corpo non è stato ancora consegnato. È rimasto solo lui a Gaza da 793 giorni.
Israele ha avuto finalmente informazioni affidabili su dove potrebbe essere sepolto; ha messo pressione sui paesi coinvolti nel piano perché obblighino Hamas a trovarlo e riconsegnarlo.
Si spera nelle prossime ore di avere la notizia della sua restituzione.
Ran Gvili aveva 24 anni il 7 ottobre 2023. Era un poliziotto appartenente ad un’unità speciale.
La mattina di quel sabato Ran era a casa con una spalla rotta. Appena ha sentito le notizia di ciò che accadeva si è precipitato nell’area del massacro.
Ha affrontato i terroristi insieme ad un altro combattente, ne ha uccisi 14. È stato ferito ad una mano e alla gamba. Ha salvato decine di persone prima di essere colpito e portato a Gaza dal Jihad Islamico.
Ran è un eroe per Israele. È morto per salvare la vita dei suoi coetanei. Anni prima, quando è arrivato all’età di prestare il servizio militare, ha cercato di entrare in un’unità combattente dell’IDF. Ha avuto dei problemi fisici e non ha avuto l’opportunità di farlo, ma poi ci è riuscito con il corpo di polizia. Era determinato, coraggioso e, come quasi tutti i giovani israeliani, era deciso a offrire una parte della sua vita alla difesa del suo paese, alla causa della libertà e della sicurezza della sua famiglia, dei suoi amici, del suo mondo.
Pensiamo ai nostri giovani, alcuni, per fortuna una minoranza, all’età di Ran, non hanno ancora fatto nulla, sono a casa davanti al telefonino a bersi tutta la propaganda dell‘Islam Radicale e ogni tanto vanno in piazza a celebrare il massacro del 7 ottobre, e a urlare gli slogan di Hamas, Palestina libera dal fiume al mare, cacciamo gli israeliani dal loro paese, trasformiamo la democrazia israeliana con un regime jihadista, dove le donne sono sottomesse, gli omosessuali uccisi, i bambini educati alla cultura della morte e del martirio.
La memoria di Ran Gvili rimarrà per sempre nella mente e nel cuore dei giovani israeliani, dei nostri giovani pro Pal non rimarrà nulla, se non un triste e sbiadito ricordo di una generazione che si sta perdendo.
Un giovane contro il buio: l’eredità di Ran Gvili
Un giovane contro il buio: l’eredità di Ran Gvili

