Sahar Baurch è stato rapito il 7 ottobre 2023 dal Kibbutz Be’eri mentre si trovava in casa con suo fratello Idan, soldato di leva ventenne.
La mattina presto i terroristi iniziano l’attacco lanciando granate nell’abitazione. Idan viene ferito ad una gamba dalle schegge e i due fratelli si rifugiano nella stanza blindata.
Sahar blocca l’entrata con un armadio e manda una foto della ferita del fratello alla madre, infermiera, chiedendole cosa deve fare per medicarla. Quando i terroristi danno fuoco alla casa, i due cercano di resistere finché Sahar invia un ultimo messaggio ai genitori, che gli imploravano di rimanere nel rifugio: “Morire bruciati fa più male”.
Così tentano la fuga saltando da una finestra. Il contatto con loro si perde intorno a mezzogiorno. Idan probabilmente saltò per primo ed è stato ucciso quasi subito, mentre Sahar, che era rimasto indietro per prendere l’inalatore per il fratello che soffriva di asma, è stato catturato dai terroristi e portato a Gaza.
Pochi giorni dopo, la famiglia è stata informata che era stato identificato il corpo di Idan, colpito alla testa. Per settimane Sahar è stato considerato disperso finché Hamas non ha diffuso un video di propaganda che lo mostrava in vita.
La speranza di rivederlo è stata bruscamente soffocata il 9 dicembre 2023 quando la sua famiglia è stata informata che era stato ucciso, vittima del fuoco incrociato nel corso di un’operazione di esercito e Shin Bet per salvarlo. La dinamica della sparatoria non è stata confermata. Il suo corpo è ancora nelle mani dei terroristi.
Sahar Baruch era tornato da un viaggio in Sud America a fine settembre 2023 e si era iscritto all’Università Ben-Gurion dove stava per iniziare gli studi in ingegneria elettronica e informatica.
Sahar Baruch – 25 anni Sahar Baruch – 25 anni