Ran Gvili , agente dell’unità di pattuglia Yasam nel distretto di polizia del Negev, è stato ucciso il 7 ottobre negli scontri a fuoco con i terroristi.
Quella mattina Ran si trovava in ospedale in attesa di essere operato di una frattura alla spalla, riportata a causa di un incidente in moto.
Secondo i racconti di amici e familiari, quando ha saputo dell’attacco terroristico in corso al confine con Gaza, ha indossato l’uniforme, lasciato l’ospedale e si è precipitato ad aiutare. Arrivando al Nova Festival si è dapprima adoperato per proteggere le persone in fuga, poi nel kibbutz Alumim ha combattuto contro i terroristi.
È stato sentito l’ultima volta alle 10:50 quando ha inviato una foto di sé con le ferite, dicendo loro che gli avevano sparato due volte alla gamba. Poi il silenzio.
Per quattro mesi si è sperato che fosse vivo, finché il 30 gennaio 2024 le autorità israeliane hanno comunicato alla famiglia che sulla base di prove forensi e d’intelligence ritenevano che Ran Gvili era morto negli scontri ad Alumim e il suo corpo portato a Gaza dove si trova tutt’ora.
Ran Gvili era noto per la sua determinazione e senso del dovere. Aveva un rapporto speciale di protezione e amicizia con la sorella minore Shira con la quale stava programmando un viaggio in Sud America.
Ran Gvili – 24 anni Ran Gvili – 24 anni