La bandiera di Israele, la bandiera degli ebrei, era lì dal 7 ottobre, quando i terroristi di Hamas uccisero più di mille cittadini israeliani solo perché erano ebrei. Squartarono il ventre delle donne incinte e fecero a pezzi i bambini non nati. Rapirono oltre duecento uomini e donne, uccidendo una parte di loro e sequestrando gli altri nelle viscere della terra. La ragione della guerra sta lì. E oggi assistiamo all’orrore della guerra.
Hamas tiene in ostaggio la sua popolazione, come più volte ha affermato Abu Mazen, leader dell’ANP, unica autorità palestinese riconosciuta. Israele ha subìto anche l’aggressione di Hezbollah, degli Houthi, dell’Iran. Chiunque non può che rimanere sconvolto per l’uccisione di tanti civili e di tanti bambini palestinesi incolpevoli, e la storia si incaricherà di indicare e punire tutti i responsabili.
Ma travisare il senso di quella bandiera, appesa come segno di condivisione del dolore e della memoria dei massacri, è semplicemente vergognoso.
In tanti, dopo il 7 ottobre, siamo andati nella grande sinagoga di Trieste in segno di solidarietà con gli ebrei di quella città che subirono la deportazione ad opera dei nazifascisti alla Risiera di San Sabba e negli altri campi di sterminio. Quella bandiera era il segno di solidarietà agli ebrei che vivono in questa regione e che ricordiamo qui, nella giornata in cui si ricorda l’Olocausto e si posano le pietre d’inciampo.
È lì per ricordare gli ebrei di Israele che, dai tempi della fondazione del loro Stato, sono stati soggetti a guerre e terrorismo da parte di chi ne vorrebbe l’estinzione. E non sono tutti Netanyahu o la destra religiosa. Tutti speriamo nella fine di questo orrore. E tutti speriamo che anche i palestinesi abbiano finalmente uno Stato che possa vivere in pace con Israele.
Ma ugualmente tutti dovrebbero chiedere con forza che cittadini ebrei tenuti in ostaggio vengano liberati. Questo diceva quella bandiera. Non era, e non è, la bandiera di un governo o di un esercito, ma di un popolo che anch’esso reclama di esistere in pace e in sicurezza. E non è stata rimossa su richiesta di qualcuno, ma solo per non offrire a chi cerca un nemico per sopravvivere un’assurda motivazione.
Quella bandiera tornerà dov’era, quando questa guerra disgraziata sarà finita e con essa anche il terrore. E quando anche gli ebrei, vivi e morti, potranno uscire da sottoterra per riabbracciare i loro cari o per trovare la pietà di una sepoltura.
AQuella bandiera dice: vogliamo solo esistere/span> Quella bandiera dice: vogliamo solo esistere Quella bandiera dice: vogliamo solo esistere