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Oskar Schindler (1908–1974)

Setteottobre

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Oskar Schindler (1908–1974)

Chi è

Un industriale tedesco, opportunista di natura, giocatore d’azzardo, affarista capace di muoversi tra ambiguità e fascino. Non nasce eroe e non finge di esserlo: Schindler è il classico uomo che la storia avrebbe potuto dimenticare, se non fosse inciampato nella propria coscienza nel momento più buio del Novecento.

Percorso

Iscritto al Partito Nazista, uomo d’affari senza scrupoli, arrivò a Cracovia nel 1939 per fare soldi con la guerra. Comprò una fabbrica di pentole, la Deutsche Emailwarenfabrik, e la trasformò in un’azienda gestita quasi interamente da lavoratori ebrei del ghetto: manodopera a basso costo, profitti rapidi. Poi, nel 1942–43, vide gli occhi dei suoi lavoratori durante le deportazioni, vide le strade riempirsi di corpi, vide che il nazismo non era solo un regime, ma un abisso. Da quel momento cambiò rotta. Cominciò a corrompere ufficiali, falsificare documenti, inventare mansioni inutili pur di strappare uomini e donne ai campi di sterminio. Nel 1944, quando gli ebrei di Plaszów rischiarono di essere inviati ad Auschwitz, compilò una lista di 1.200 nomi da trasferire nella sua nuova fabbrica in Moravia: la lista destinata a diventare leggenda. Mantenne tutti in vita fino alla fine della guerra, spendendo tutto ciò che aveva.

Profilo

Contraddittorio, carismatico, disperatamente umano. Era un donnaiolo, un bevitore, un imprenditore fallito che dopo il 1945 non trovò più un posto stabile nel mondo. Eppure restò fedele a ciò che aveva fatto: non chiese gloria, non costruì un mito su sé stesso, visse in difficoltà economiche assistito proprio dagli ebrei che aveva salvato. Non cercò mai di apparire migliore di quello che era.

Perché conta

Perché dimostra che il bene non è un monopolio dei giusti, ma una scelta possibile perfino per chi parte dalla parte sbagliata. Schindler non fu un santo: fu un uomo che si ostinò a non lasciarsi travolgere dal Male e pagò di persona per difendere 1.200 vite. Nel 1963 Yad Vashem lo nominò Giusto tra le Nazioni. La sua lista non è solo un documento: è una smentita radicale dell’idea che “non si poteva fare niente”. Lui lo fece. E gli sopravvive.


Oskar Schindler (1908–1974)