Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha esortato il principe ereditario e primo ministro saudita, Mohammed bin Salman, a normalizzare i rapporti tra Arabia Saudita e Israele, dopo la fine del conflitto a Gaza. Lo hanno riferito due funzionari statunitensi ad “Axios”, precisando che Trump ha espresso questa aspettativa in una conversazione telefonica avvenuta circa un mese fa e resa nota solo ora.
La notizia arriva a pochi giorni dall’incontro tra Trump e Bin Salman alla Casa Bianca, previsto per martedì 18 novembre.Secondo le fonti, Bin Salman si è detto disposto a collaborare con l’amministrazione Trump, ma rimangono punti di frizione. Nonostante alcune richieste saudite siano state soddisfatte, la normalizzazione dipende da impegni concreti da parte di Israele, con passi tangibili sul terreno.
Bin Salman ha bisogno di poter giustificare la normalizzazione davanti a un pubblico saudita divenuto molto più anti-israeliano durante la guerra a Gaza.Parallelamente, Israele cerca un nuovo accordo di sicurezza ventennale con gli Stati Uniti, raddoppiando la durata consueta e aggiungendo clausole “America First” per ottenere il sostegno dell’amministrazione Trump.
Mentre l’accordo precedente prometteva a Israele circa 4 miliardi di dollari all’anno in aiuti militari, approvare un nuovo accordo sarà più complicato a causa delle crescenti frustrazioni con Israele, anche all’interno della base MAGA di Trump.La normalizzazione tra Arabia Saudita e Israele resta quindi un obiettivo strategico, ma differita nel tempo: una carta da giocare quando le condizioni, politiche, regionali e simboliche, saranno finalmente favorevoli.
Normalizzazione in bilico: Trump spinge Bin Salman, ma Israele e Arabia Saudita restano distanti
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