L’irrigazione a goccia (drip irrigation) è una delle grandi innovazioni israeliane. L’idea nacque dall’ingegnere Simcha Blass, che negli anni ’30 osservò come poche gocce costanti potessero far crescere un albero più rigoglioso di un’irrigazione tradizionale.
Nel 1965, Blass e il kibbutz Hatzerim fondarono la società Netafim, che brevettò il sistema e lo portò su scala industriale. Oggi Netafim è leader mondiale del settore, con progetti in oltre 110 Paesi e milioni di ettari coltivati con il metodo israeliano.
Perché funziona:
Risparmia fino al 60% di acqua rispetto ai metodi tradizionali.
Riduce l’uso di fertilizzanti e pesticidi.
Aumenta le rese agricole anche in zone aride.
Oltre al suo impatto in Israele — dove ha reso fertile il Negev e altre aree desertiche — la tecnologia è diventata uno strumento globale contro la scarsità d’acqua e la fame, diffusa dall’India all’Africa.
Netafim rappresenta il modello tipico di Israele: innovazione nata da necessità locali, poi trasformata in tecnologia esportata in tutto il mondo.
Netafim e l’irrigazione a goccia Netafim e l’irrigazione a goccia