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Messaggio di Luca Aniasi, Presidente della FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane

Manifestazione nazionale, 30 ottobre 2025

Setteottobre

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Messaggio di Luca Aniasi, Presidente della FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane

Come Presidente della FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane, fondata nel 1949 da Ferruccio Parri, primo Presidente del Consiglio dell’Italia liberata, sento oggi il dovere di ribadire con chiarezza ciò che da sempre è alla base del nostro impegno: difendere la verità della storia e i valori della Resistenza.

Un altro Presidente della FIAP, Enzo Enriques Agnoletti, ricordava — nell’introduzione a un numero speciale de Il Ponte dedicato al decennale dello Stato di Israele, definito da Aldo Garosci “il più bello nella storia della rivista” — la particolarità di quella nazione, che “in quanto concezione moderna, rappresenta la consapevolezza che né la vittoria dell’età della democrazia e del liberalismo, né la vittoria dei movimenti che si ispirano al socialismo, hanno potuto risolvere il problema della libertà e dell’uguaglianza degli ebrei nelle società in cui si sono trovati a vivere.”
Quelle parole, scritte nel 1958, suonano oggi di un’attualità bruciante.

Oggi vediamo accostare la parola “Resistenza” alla barbarie terrorista di Hamas: è un’offesa alla storia, alla verità e alla memoria di chi ha combattuto per la libertà.

La Resistenza nacque per affermare la vita contro la morte, la libertà contro l’oppressione, la giustizia contro l’odio. Nulla, mai, può giustificare l’uso di quella parola per indicare un atto di sterminio e di terrore.

Ricordiamo che nel 2017 il Parlamento italiano ha concesso “la Medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza alla Brigata Ebraica”, formazione alleata composta da volontari italiani e stranieri che contribuì alla liberazione dell’Italia.

E che oltre un milione e mezzo di ebrei combatterono nelle armate alleate durante la Seconda guerra mondiale.
E non dimentichiamo gli antifascisti ebrei italiani, protagonisti della nostra storia di Giustizia e Libertà e del Partito d’Azione: Emanuele Artom, Leone Ginzburg, Franco Momigliano, Eugenio Colorni, Carlo e Nello Rosselli — nomi che ci ricordano come la Resistenza e l’antifascismo siano stati anche un atto di fede nella dignità umana, contro la barbarie e la persecuzione, al costo della vita.

Il dovere delle Associazioni Partigiane è oggi quello della storia come anticorpo.

Custodire la memoria della Resistenza significa difendere la verità, riconoscere i segni del presente e reagire ai nuovi venti d’odio e di antisemitismo che tornano a soffiare in Italia e nel mondo.

La nostra voce oggi è voce di memoria e di responsabilità, perché il silenzio non diventi complicità, e la memoria non si riduca a cerimonia, perché la Resistenza resti un impegno vivo: a scegliere, ogni giorno, la parte della libertà, dell’umanità e della verità.


Messaggio di Luca Aniasi, Presidente della FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane
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