Home > Scale Mobili > ⌥ L’ovvio che fa paura

⌥ L’ovvio che fa paura

Tempo di Lettura: 1 min



Piero Fassino va alla Knesset, dice che Israele è una democrazia, e in Italia scoppia la bufera. Non per ciò che ha detto, ma perché l’ha detto. Nel Pd basta riconoscere l’ovvio per finire sotto processo, come se affermare che uno Stato democratico è uno Stato democratico fosse un atto sovversivo.

È qui che si sente tutta la stanchezza di una sinistra che preferisce affondare piuttosto che ragionare. Una militante di Sinistra per Israele lo ha detto con una sincerità brutale: Sinistra per Israele è un ossimoro. E in effetti lo è diventato, perché l’odio rituale verso Israele è ormai più forte dei fatti, più forte della logica, più forte della decenza.

Israele non è perfetto, lo sanno anche i pali della luce lungo Rothschild Boulevard. Ma resta l’unica democrazia della regione. Dirlo dovrebbe essere un atto banale; nella sinistra italiana è diventato un gesto di coraggio civile.

Il risultato è grottesco: Fassino pronuncia una frase sobria e il suo partito reagisce come se avesse infranto un tabù millenario. Non è lui il problema. Il problema è una sinistra che, pur di non riconoscere la realtà, rinuncia a riconoscere sé stessa.


L’ovvio che fa paura L’ovvio che fa paura /span>