Prima partecipazione ufficiale dei media evangelici italiani all’evento internazionale promosso dal Governo israeliano.
Si è concluso a Gerusalemme il 7° Christian Media Summit, l’annuale incontro organizzato dal Government Press Office di Israele che riunisce circa 150 leader dei media cristiani evangelici provenienti da 43 Paesi. L’obiettivo è rafforzare il dialogo tra Israele e il mondo cristiano, promuovendo una cooperazione fondata su valori condivisi e una comunicazione basata sulla verità.
Per la prima volta, l’Italia ha preso parte con una propria delegazione di media evangelici, composta da tredic rappresentanti di testate, radio, televisioni e associazioni amiche di Israele. Tra i partecipanti figurano Mimmo Malchionda (Ekklesia TV), pastore Luca Adamo (Radio Zoe), Paolo Jugovac (Evangelici.net), i giornalisti Alessandro Iovino e Jules Gomes, pastore Paul Schafer (Le Terre della Bibbia), Stefania Piovesan (Il Libro dei Libri podcast), Nazzarena Condemi (Bney Efraim), Edda Fogarollo con un gruppo di Cristiani per Israele, e Bonnie Rose-Zanni, autrice del podcast L’Aquila in Volo.
Ad aprire i lavori è stato Nitzan Chen, direttore del GPO, che ha richiamato i tre pilastri dei valori giudeo-cristiani: fede, verità e libertà. «La libertà non può esistere senza moralità, e la moralità senza fede», ha dichiarato. Il deputato Ohad Tal ha citato Isaia 2:3 definendo Israele una guida morale per le nazioni, mentre la Vice Ministra degli Esteri Sharren Haskel ha spiegato che “rafforzare Israele significa prima di tutto rafforzare la propria nazione”. Chris Mitchell, caporedattore di CBN News Middle East, ha invece richiamato Isaia 59:14, ricordando che “la verità è caduta in piazza” e che il compito dei media è restituirle spazio e dignità.
Il Summit ha offerto anche un intenso programma sul territorio. La delegazione ha visitato il “Balcone dello Stato d’Israele” in Samaria, il Monte Har Zefiya a Metula e il Monte Bental con vista sulla Siria ed il Libano. Nelle Alture del Golan, al kibbutz El Rom, i partecipanti hanno seguito una videoconferenza con Rashad Abo Sada, cittadino siriano di Sweida, che ha testimoniato la drammatica situazione della popolazione locale sotto assedio.
Particolarmente toccanti le tappe dedicate al ricordo del 7 ottobre 2023. Al sito del Nova Festival, i delegati hanno ascoltato i racconti dei sopravvissuti e piantato un albero in memoria delle vittime. Nei kibbutz Kfar Aza e Nir Oz hanno incontrato i familiari delle persone uccise o rapite, che hanno condiviso testimonianze di dolore ma anche di resilienza.
Tra le testimonianze più toccanti, quella di Ditsa, madre di Avinatan Or, che ha raccontato i 738 giorni d’attesa con fede incrollabile e fiducia nel ritorno del figlio. Profondamente commovente anche Naila, madre di Alma Ayman Fakher Eldin, una dei dodici bambini druzi uccisi da un missile di Hezbollah nel Golan, che ha ricordato la figlia “che aveva davanti a sé tutta la vita”, simbolo di un’infanzia spezzata dalla violenza.
L’incontro si è rivelato un momento di profonda comunione tra cristiani ed ebrei. I partecipanti evangelici hanno voluto esprimere il loro affetto verso Israele, ispirandosi alle parole di Isaia 40:1: «Consolate, consolate il mio popolo». Il sentimento di gratitudine reciproca è stato tangibile e ha dato nuovo impulso ai rapporti tra le due comunità.
Il Christian Media Summit 2025 si è chiuso con un bilancio fortemente positivo: oltre alla ricchezza dei contenuti, l’evento ha rafforzato una rete internazionale di professionisti impegnati a diffondere informazione corretta, combattere la disinformazione e promuovere una cultura della verità e della solidarietà.
L’Italia al Christian Media Summit di Gerusalemme
L’Italia al Christian Media Summit di Gerusalemme

