Nel governatorato di Hebron, a Sud della Cisgiordania, gli sceicchi, i capi arabi, beduini e palestinesi locali vogliono separarsi dalla Palestina. Costituire un Emirato che riconosce Israele e si associ ai patti di Abramo siglati dai paesi del Golfo.
Lo ha scritto uno dei giornali più autorevoli e meglio informati sul mondo orientale, il Wall Street Journal: riporta il messaggio inviato da cinque sceicchi, che rappresentano i clan tribali più forti. La lettera è stata inviata dal dignitario più importante della città, Wadee al Jaabari, al ministro della Economia Israeliano, Nir Barkat. Scrive: “Non ci sarà uno stato palestinese, neppure tra mille anni. Dopo gli eventi del sette ottobre Israele non lo accetterà mai, Olp e Hamas non ci rappresentano” . Jabaari e gli altri sceicchi dicono di rappresentare oltre seicentomila Palestinesi e si firmano ‘Emirato di Hebron’.
Hebron non è un posto come altri nella geografia religiosa, geopolitica e culturale della Terra Santa. Qui ci sono le tombe dei patriarchi, Abramo, sua moglie Sara, Isacco e Rebecca, racchiuse in un grande edificio sacro alle religioni del Libro: le tombe sono al centro della costruzione in stanze a cupola dove da lati opposti si affacciano attraverso le grate una moschea e una sinagoga. I musulmani non possono entrare nella sinagoga, gli ebrei nella moschea.
I cristiani hanno invece libero accesso. Insomma Musulmani ed Ebrei guardano le tombe degli stessi patriarchi ma da due punti di vista opposti. E bisogna ricordare che una antichissima legge non scritta mediorientale dice: dove è sepolto tuo padre, quella è la tua terra. Hebron, in arabo al Qalil, significa ‘l’amico’ e l’amico di Dio è Abramo a cui fu promessa la terra. Amico di Dio e padre sia per gli ebrei, attraverso Isacco, che per gli arabi, attraverso Ismaele.
Fino al 1994 non c’era divisione nell’ edificio che accoglie le tombe, ma fu allora che un terrorista estremista, Baruch Goldstein, che abitava a Kyriat Arba, nella colonia ebrea costruita accanto alla città araba, penetro’ nella Moschea e uccise a colpi di mitra 29 fedeli islamici, fu linciato dalla folla ma divenne il simbolo e l’eroe dei coloni oltranzisti. I più ostili alle trattative per la tregua.
La Palestina oggi sembra non esistere piu’, almeno come entità politica, lacerata dispersa e divisa. Fallita ogni soluzione nata ad Oslo nel 1993. Né due Stati per due popoli né uno Stato per due popoli. ‘Palestina’ dal fiume al mare esiste solo nella propaganda occidentale, nella retorica parolaia degli arabi che in realtà odiano i palestinesi che vivono da cinque generazioni nei campi profughi dove arrivano i miliardi delle Organizzazioni internazionali sequestrati dalla mafia pseudoislamica. E nella nostalgia di qualcuno magari in buona fede. Comandano i clan. Quindi la soluzione possono essere ‘Emirati cisgiordani’ che aderiscano ai Patti di Abramo? L’ idea sembra interessante quanto irrealizzabile …se non fosse quello che è accaduto in Siria. Che dimostra che tutto è possibile.
Anche la caduta di un regime come quello di Assad ad opera di un ex capo di Al Qaeda e dell’ Isis che ora si accredita alleato dell’ Occidente. Certo si opporranno all’ emirato di Hebron e ad altri simili sia i resti di Hamas ancóra pericolosissimi sia i coloni estremisti di Kiryat Arba, la città ebraica sorta accanto ad Hebron. L’ uomo che uccise 29 musulmani nella moschea, Baruch Goldstein è per loro un eroe e molti sperano nei ministri estremisti Itamar Ben G’vir e Bezalel Smotrich, per i quali l’ unica soluzione è l’ annessione di Gaza e Cisgiordania. Il sette ottobre ha segnato un punto di non ritorno. Per tutti.
L’Emirato di Hebron riconoscerà Israele ecco come può nascere lo stato di Palestina L’Emirato di Hebron riconoscerà Israele ecco come può nascere lo stato di Palestina L’Emirato di Hebron riconoscerà Israele ecco come può nascere lo stato di Palestina