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L’Asse sciita iraniano

Setteottobre

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L’Asse sciita iraniano

Che cos’è

È la rete politico-militare costruita dall’Iran nel corso di quarant’anni per estendere la propria influenza nel Medio Oriente. Non un’alleanza formale, ma un sistema di milizie, partiti, servizi di sicurezza e gruppi armati che Teheran finanzia, arma e dirige. L’obiettivo: proiezione di potenza, deterrenza contro Israele e gli Stati Uniti, e capacità di incendiare più fronti simultaneamente.

I quattro pilastri

Libano: Hezbollah, la punta di diamante dell’Asse. È il proxy più potente, con decine di migliaia di combattenti, un arsenale missilistico imponente e una presa politica sul Paese.

Iraq: le milizie sciite filo-iraniane (PMF/Hashd al-Shaabi) controllano territori, confini, ministeri e decidono buona parte della politica di Baghdad, spesso in contrasto con gli interessi occidentali.

Siria: il regime siriano non è più guidato realmente da Assad, ormai figura formale senza controllo diretto sul Paese. La Siria è tenuta insieme da una combinazione di potere russo, presenza iraniana e milizie locali fedeli ai servizi di sicurezza. L’Iran utilizza il territorio siriano come corridoio strategico verso il Libano, installando basi, depositi, addestratori e gruppi armati che operano come parte integrante dell’Asse. La Siria, più che un alleato, è oggi un hub logistico e militare nel quale Teheran esercita una forte influenza.

Gaza: Hamas e Jihad Islamica non sono sciite, ma rientrano nello schema iraniano come pedine sunnite utili contro Israele. Ricevono fondi, addestramento e tecnologia, specialmente per missili e droni.

Perché è importante

L’Asse sciita permette all’Iran di colpire Israele e gli USA senza esporsi direttamente, distribuendo la guerra su più fronti. Dopo il 7 ottobre, questo sistema ha mostrato tutta la sua capacità di attivazione: Hezbollah sul confine nord, milizie irachene contro basi americane, droni lanciati dalla Siria, sostegno continuo a Hamas.

La logica strategica

Teheran non cerca una vittoria totale ma la gestione del caos controllato: mantenere gli avversari sotto pressione, impedire stabilità politica nei paesi chiave e tenere aperto il fronte contro Israele. Un mosaico di attori diversi, ma intrecciati dalla stessa regia.


L’Asse sciita iraniano