Gli esami di maturità che i nostri ragazzi stanno affrontando in questi giorni sono impegnativi. Li pongono davanti a quesiti, tracce e temi — mi riferisco alle prove scritte — che aprono la mente. Mettono in discussione certezze, instillano dubbi, spingono a rivedere criticamente il sapere accumulato nei cinque anni di scuola superiore. Fortunatamente, spesso gli adolescenti riescono a trovare senso anche nelle questioni più complesse. E poi, come sempre, i titoli proposti riguardano in larga parte la letteratura.
Ma immaginiamo, per iperbole, che tutte le tracce d’attualità fossero dedicate alle grandi sfide geopolitiche del nostro tempo. E che a cimentarsi con esse non fossero i maturandi, bensì i parlamentari e dirigenti politici — in particolare quelli del centrosinistra. Cosa ne verrebbe fuori?
Traccia n.1: “Israele e Palestina: due popoli, due Stati. Ma con quale forma di governo? Auspicabilmente, due Stati democratici. Considerando però che la Striscia di Gaza è sotto il controllo armato di decine di migliaia di miliziani fondamentalisti — Hamas, Hezbollah, Jihad Islamica — che affamano e intimidiscono la popolazione civile, impedendo libere elezioni, il candidato esponga con quali criteri sarebbe realizzabile l’auspicato assetto statuale, senza aver prima creato le condizioni indispensabili, a partire dalla liberazione del territorio dalle organizzazioni terroristiche”.
Troppo complessa? Allora si può scegliere la seconda traccia, più diretta:“Le manifestazioni per i diritti umani in Iran hanno per anni coinvolto la sinistra europea. Tuttavia, la Repubblica Islamica attua da sola il 60% delle condanne a morte globali. Migliaia di donne vengono stuprate e assassinate per non aver coperto il capo con il velo; centinaia di omosessuali sono impiccati e lasciati appesi nei luoghi pubblici. Il candidato spieghi come sia possibile sostenere, in nome del diritto internazionale, che non si debba mettere in discussione la dittatura teocratica iraniana, oggi oggetto delle operazioni di Israele”.
Terza traccia: storia contemporanea.“Il 7 ottobre ha segnato uno spartiacque. Crimini contro l’umanità mai visti prima sono stati compiuti contro civili disarmati: bambini uccisi, donne stuprate nei kibbutz pacifisti. Il candidato analizzi le ragioni per cui parte dell’opinione pubblica e politica ha scelto di minimizzare o negare questi crimini, accusando invece Israele di aver reagito in modo sproporzionato”.
Quarta traccia: attualità internazionale.“La difesa dell’integrità territoriale ucraina è stata sancita dal Parlamento europeo. Il candidato spieghi come si possa dare seguito a questa linea politica, se poi si vota contro la possibilità per l’esercito ucraino di colpire le postazioni missilistiche russe che attaccano l’Ucraina dal proprio territorio”.
Quinta traccia: difesa comune europea.“La guerra in Ucraina ha mostrato quanto l’Europa sia vulnerabile, e quanto poco preparata a un’eventuale aggressione da parte di potenze autoritarie. Il candidato esponga un piano concreto per il riarmo europeo, che consenta al continente di tornare difendibile, e spieghi perché alcuni partiti continuino a opporsi a una politica comune di sicurezza e deterrenza militare”.
Sesta traccia: antisemitismo e società.“Negli ultimi anni, l’antisemitismo ha raggiunto in Europa, e anche in Italia, livelli preoccupanti. Aggressioni fisiche, insulti, vandalismi, minacce, negazionismo: tutto sotto gli occhi dell’opinione pubblica. Il candidato illustri le cause di questo rigurgito d’odio, anche nei movimenti di sinistra radicale, e proponga soluzioni credibili per contrastarlo senza ambiguità e doppi standard”.
Ecco, siamo certi — purtroppo — che nessun esponente dell’attuale centrosinistra riuscirebbe a superare questa prova di maturità. Una prova che non è solo scolastica, ma storica. E la bocciatura, questa volta, è reale: chi si dimostra immaturo, non può ambire a governare.
La prova di maturità della politica La prova di maturità della politica La prova di maturità della politica