Home > Decoder > Israele, la “Start-Up Nation”

Israele, la “Start-Up Nation”

Setteottobre

Tempo di Lettura: 1 min
Israele, la “Start-Up Nation”

Israele è considerata una delle capitali mondiali dell’hi-tech. Con una popolazione di poco più di 10 milioni di abitanti, conta oltre 6.000 start-up attive e investimenti in ricerca e sviluppo pari a circa il 5% del PIL, la quota più alta al mondo.

Origini: lo sviluppo tecnologico è legato alla necessità di difesa e sicurezza (cyber, droni, intelligence), poi trasferito al settore civile.
Ecosistema: Tel Aviv è tra i principali hub globali, con acceleratori, venture capital e un legame stretto tra università, esercito e imprese.

Successi: Waze (nato a Tel Aviv e venduto a Google), Mobileye (tecnologia per auto autonome, acquisitata da Intel), Check Point (cyber-security), Netafim (irrigazione a goccia).

Punti di forza: cultura del rischio, spirito imprenditoriale, alta formazione scientifica, investimenti pubblici e privati.

Sfide: dipendenza dal mercato estero, costo della vita elevato, disuguaglianze sociali tra centro innovativo e periferie.

L’hi-tech israeliano non è solo industria: è ormai parte dell’identità nazionale, tanto che Israele viene definito “la Start-Up Nation”, simbolo di come un piccolo Paese con scarse risorse naturali abbia scelto di puntare sull’innovazione come motore di crescita.


Israele, la “Start-Up Nation” Israele, la “Start-Up Nation”/span>