Il servizio militare obbligatorio è una delle caratteristiche centrali della società israeliana.
Israele è uno dei pochi Paesi al mondo dove il reclutamento riguarda uomini e donne ed è percepito non solo come dovere, ma come parte integrante dell’identità collettiva.
Esercito del popolo
È parte dell’ideale sionista l’impegno personale di tutti, uomini e donne, nella difesa del paese e dei suoi valori. Il servizio militare unisce tutti gli israeliani. Tutti rispettano il codice etico dell’IDF dove sono presenti i valori più alti delle democrazie liberali e dell’ebraismo.
Durata e obbligo
Uomini ebrei, drusi e circassi: 32 mesi
Donne ebree: 24 mesi
Il servizio comincia a 18 anni, salvo rinvii per motivi di studio o salute
I cittadini arabi israeliani (musulmani o cristiani) sono esentati, ma possono arruolarsi su base volontaria
Dopo il servizio attivo, tutti sono soggetti a richiami periodici come riservisti, fino ai 40–45 anni (più a lungo per ufficiali e ruoli chiave).
Forze coinvolte
Il servizio militare si svolge all’interno delle IDF – Israel Defense Forces (in ebraico: Tzahal, צה”ל – Tzva Haganà LeYisrael, “Esercito di Difesa di Israele”).
Le IDF comprendono:
Esercito di terra
Aviazione
Marina
Unità speciali, tra cui intelligence (Unità 8200), commando (Sayeret Matkal), forze cibernetiche
Esoneri e polemiche
Haredim (ortodossi): da decenni gran parte di loro è esonerata per motivi religiosi.
Questo causa forti tensioni nella società israeliana tra coloro (laici e religiosi che fanno il militare) e gli ortodossi.
Arabi israeliani: non obbligati, ma alcuni (soprattutto beduini) si arruolano volontariamente.
Obiettori di coscienza: casi rari, ma esistono, spesso tra pacifisti o antimilitaristi.
Il ruolo delle donne
Israele è stato uno dei primi Stati al mondo ad arruolare anche le donne.
Oggi servono in quasi tutti i corpi, incluse unità da combattimento, piloti, intelligence e cyber.
Circa il 40% dei militari in servizio attivo sono donne.
Valore sociale
Il servizio è considerato un rito di passaggio per i giovani israeliani.
Forma una rete di relazioni sociali e professionali che dura tutta la vita.
Influenza fortemente la cultura, la politica e l’economia israeliana (es. nell’hi-tech, molti fondatori di startup provengono da unità militari tecnologiche, molti leader politici sono stati capi militari).
Critiche e discussioni
Disuguaglianze nell’obbligo (tra ortodossi e arabi e laici e religiosi dall’altro) sono al centro di un acceso dibattito politico.
Alcuni movimenti chiedono una riforma del sistema o la sua sostituzione con un servizio civile universale.
La questione è particolarmente tesa nei periodi di guerra o minaccia terroristica.
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