Home > Odiano gli ebrei > Il ritorno dell’odio sotto nuove maschere

Il ritorno dell’odio sotto nuove maschere

Andrea Fiore

Tempo di Lettura: 2 min
Il ritorno dell’odio sotto nuove maschere

Nell’articolo firmato da Giulio Caravaggio e pubblicato il 21 agosto su L’Altravoce – Il Quotidiano Nazionale, diretto da Alessandro Barbano, si denuncia con forza il volto nuovo ma in realtà antico dell’antisemitismo. Dopo il 7 ottobre, scrive Caravaggio, l’odio verso Israele e verso gli ebrei ha trovato un’occasione per disinibirsi, manifestandosi con una virulenza che attraversa università, piazze e persino istituzioni culturali.

L’antisemitismo contemporaneo, nota l’autore, non si presenta più con i tratti espliciti del razzismo biologico novecentesco, ma si ammanta del linguaggio dei diritti e dell’antimperialismo. Israele è trasformato nel capro espiatorio di ogni colpa, accusato di genocidio, paragonato ai carnefici nazisti. Un rovesciamento retorico che ha l’effetto di legittimare l’odio e la violenza contro gli ebrei.

Caravaggio analizza il ruolo del movimento BDS e di un complesso industriale propalestinese capace di esercitare pressioni sulle università, sui sindacati e sui circuiti culturali. Una vera e propria economia dell’odio che, più che promuovere la pace, ha come risultato quello di escludere e intimidire chi non si adegua alla narrazione dominante. Basta una firma in difesa di Israele per essere messi a tacere o additati come complici.

L’articolo cita episodi recenti: convegni accademici piegati da mozioni anti-israeliane, piazze in cui il grido «dal fiume al mare» equivale di fatto a invocare la cancellazione dello Stato ebraico, manifestazioni dove sventolano bandiere nere e si applaudono i massacri di Hamas. Tutti segnali che l’antisemitismo non ha più bisogno di maschere, ma si presenta apertamente, legittimato da una parte dell’opinione pubblica che si dice progressista.

A sostegno di questa analisi, viene ricordata anche l’ultima ricerca dell’associazione Setteottobre: un monitoraggio sistematico degli episodi di antisemitismo in Italia e in Europa che mostra un aumento vertiginoso di insulti, minacce e aggressioni, tanto nelle piazze quanto nelle università e sui social network. Una mappa che certifica come l’odio antiebraico non sia un fenomeno marginale, ma una tendenza diffusa e organizzata.

Il monito conclusivo di Caravaggio è netto: non si può più fingere che si tratti di eccessi isolati. L’antisemitismo è un fenomeno diffuso e organizzato, che usa la causa palestinese come alibi per attaccare l’esistenza stessa di Israele. Tacere, oggi, significa rendersi complici.


Il ritorno dell’odio sotto nuove maschereIl ritorno dell’odio sotto nuove maschere Il ritorno dell’odio sotto nuove maschere