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Il matrimonio in Israele

Setteottobre

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Il matrimonio in Israele

Solo religioso

In Israele non esiste il matrimonio civile. Tutti i matrimoni sono regolati dalle autorità religiose delle rispettive comunità (ebraica, musulmana, cristiana, drusa ecc.), secondo la legge religiosa (halakhah per gli ebrei, sharia per i musulmani ecc.).
Per gli ebrei, solo i rabbini ortodossi riconosciuti dal Rabbinato possono celebrare matrimoni. Non sono ammessi matrimoni misti (tra ebrei e non ebrei), né riformati, né laici.

Matrimonio civile? A Cipro

Poiché il matrimonio civile non è possibile in Israele, migliaia di coppie israeliane scelgono ogni anno di sposarsi all’estero, soprattutto a Cipro, per poi far riconoscere il matrimonio al rientro nel Paese.
Lo Stato registra infatti i matrimoni civili celebrati all’estero, anche tra persone di religioni diverse o tra partner dello stesso sesso.

Coppie gay e diritti

Sebbene non possano sposarsi in Israele, le coppie omosessuali godono di un ampio riconoscimento legale: possono registrarsi come coppie di fatto, ottenere benefici fiscali, adozione (in certi casi), ricorso alla maternità surrogata (in evoluzione), e sono riconosciute nei documenti ufficiali se sposate all’estero. Israele è fuor di dubbio il paese più avanzato del Medio Oriente in materia di diritti LGBTQ+.

Un paradosso giuridico

Israele è una democrazia moderna, ma nel campo dello statuto personale dipende ancora dal sistema ottomano del millet, che affida alle religioni il controllo su matrimonio, divorzio e conversioni. Il risultato è una situazione ibrida: pluralismo civile nei fatti, ma monopolio religioso per legge.


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