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Il 27 gennaio Memoria e futuro, giornata per la vita degli ebrei di oggi

Gianni Vernetti

Tempo di Lettura: 2 min
Il 27 gennaio Memoria e futuro, giornata per la vita degli ebrei di oggi

“L’Italia è uno dei primi paesi europei che ha istituito il 27 gennaio il “Giorno della Memoria”.

È stato un fatto estremamente positivo che oggi necessita però di essere completamente ripensato nella impossibile separazione fra il ricordo degli “ebrei morti” e il fastidio, nella versione più ottimistica, fino al nuovo e virulento antisemitismo nei confronti degli “ebrei vivi”.
La retorica della “Memoria” è fallita e non è più sufficiente gridare “Mai più” per ventiquattr’ore, per poi non impedire il dilagare di un nuovo pregiudizio contro gli ebrei per il resto dell’anno.

Assistiamo sempre più ad un mondo alla rovescia nel quale una rappresentante delle Nazioni Unite, ahimè pure italiana, promuove in modo sistematico la de-umanizzazione di Israele e degli ebrei; nega la natura terroristica degli aguzzini di Hamas; equipara nazismo e sionismo; confonde aggressori e aggrediti; nega il diritto dello stato di Israele ad esistere.

C’è un nuovo e diffuso antisemitismo che va combattuto apertamente e con decisione, contrastando la saldatura fra l’islamismo radicale e settori della società europea; svelando le falsità della disinformazione seriale e le menzogne sul “genocidio” a Gaza utilizzato per “normalizzare” la Shoah.

Le parole sono importanti.

Va raccontato che cos’è stato nella storia il sionismo: un grande sogno innovativo e comunitario che ha permesso il ritorno degli ebrei nella loro terra e l’esistenza di uno Stato che ha diritto non soltanto ad esistere, ma a vivere in piena sicurezza e senza il rischio di subire attacchi militari e pogrom.

Va raccontato che cosa è lo stato di Israele, contrastando con decisione la disinformazione di chi usa gli argomenti dell’apartheid e del colonialismo per raccontare una realtà distorta , che no trova riscontro nella realtà.

Difendere l’esistenza di Israele, difendere gli ebrei ovunque essi siano minacciati, significa difendere i valori fondamentali delle democrazie e dell’intero occidente.

Il prossimo 27 gennaio sarà l’occasione per rendere esplicita questa nuova agenda e non potranno essere più tollerati i contributi di chi vorrà pulirsi la coscienza con parole ormai vuote e prive di significato.


Il 27 gennaio Memoria e futuro, giornata per la vita degli ebrei di oggi
Il 27 gennaio Memoria e futuro, giornata per la vita degli ebrei di oggi