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Golda Meir (1898–1978)

Setteottobre

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Golda Meir (1898–1978)

Chi è

Una delle figure più emblematiche della politica israeliana del dopoguerra, quarta persona e prima donna a ricoprire la carica di primo ministro (1969–1974). Nata a Kiev, emigrata bambina negli Stati Uniti e poi in Palestina nel 1921, incarnò la generazione pionieristica che costruì lo Stato con disciplina e tenacia più che con retorica.

Percorso

Attiva fin da giovane nel movimento laburista, divenne una delle organizzatrici dell’Agenzia Ebraica e, nel 1948, firmò la Dichiarazione d’Indipendenza. Prima ambasciatrice in URSS, poi ministra del Lavoro e degli Esteri, fu nota per la concretezza e la rudezza del linguaggio. Da premier guidò Israele in un periodo difficile, tra il logoramento della Guerra dei Sei Giorni e la tragedia della guerra dello Yom Kippur del 1973. La sorpresa strategica e le perdite pesanti minarono la fiducia nel governo, portandola alle dimissioni l’anno successivo.

Profilo

Madre severa più che figura carismatica, aveva una fede incrollabile nella sopravvivenza del popolo ebraico e un realismo politico quasi spietato. Amata e detestata, Golda Meir rimane il volto di un’epoca in cui la fragilità e la forza d’Israele si fusero nella stessa persona.

Perché conta

Fu la prima donna al vertice di uno Stato mediorientale e una delle ultime leader nate prima della fondazione. Con lei il mito del kibbutz e quello del potere si incontrarono, e la politica israeliana perse per sempre l’innocenza dei suoi inizi.


Golda Meir (1898–1978)