Periodo mandatario (1917–1948)
Dopo la sconfitta dell’Impero Ottomano nella Prima guerra mondiale, Gaza entra a far parte del Mandato britannico sulla Palestina. La città e la regione circostante restano periferiche ma strategiche. In questo periodo crescono le tensioni tra arabi e yishuv ebraico (la popolazione ebraica da sempre residente in Palestina), senza però che Gaza abbia un ruolo centrale nel conflitto.
Occupazione egiziana (1948–1967)
Dopo la guerra arabo-israeliana del 1948, l’Egitto prende il controllo della Striscia di Gaza. La popolazione raddoppia per l’arrivo di decine di migliaia di profughi palestinesi. L’Egitto non annette la Striscia, né concede cittadinanza ai suoi abitanti: Gaza resta una zona militarizzata e povera, sotto controllo egiziano.
Occupazione israeliana (1967–2005)
Durante la Guerra dei Sei Giorni del 1967, Israele conquista Gaza. Inizia un’amministrazione militare, seguita dall’insediamento di colonie israeliane e crescenti tensioni con la popolazione palestinese. Gaza diventa uno dei focolai principali della Prima Intifada (1987–1993). Con gli Accordi di Oslo (1993–1995), nasce l’Autorità Palestinese, che assume il controllo civile su Gaza, ma l’esercito israeliano resta presente.
Ascesa di Hamas e ritiro israeliano (2005–2007)
Nel 2005 Israele si ritira unilateralmente da Gaza, smantellando tutte le colonie e ritirando l’esercito. Nel 2006, Hamas vince le elezioni palestinesi; nel 2007 prende il controllo totale della Striscia con un colpo di forza armato contro Fatah. Da allora, Gaza è governata da Hamas in modo spietato uccidendo ogni oppositore, schiavizzando le donne, massacrando gli omosessuali.
Blocco e conflitti ricorrenti (2007–oggi)
Dopo la presa di potere di Hamas, Israele ed Egitto impongono un blocco terrestre, marittimo e aereo su Gaza, ufficialmente per motivi di sicurezza. Si susseguono guerre e operazioni militari tra Israele e Hamas (2008-09, 2012, 2014, 2021, 2023–2025), con pesanti conseguenze umanitarie. Gaza è oggi un territorio densamente popolato, con infrastrutture fragili, forti tensioni sociali e una popolazione in gran parte giovane, povera e senza prospettive.
Il Gran Muftì di Gerusalemme e l’alleanza con Hitler Il Gran Muftì di Gerusalemme e l’alleanza con Hitler