I media hanno dato con grande risalto la notizia che il rapper svizzero Nemo ha restituito il trofeo di vincitore dell’Eurovision dello scorso anno per protestare contro la decisione di permettere a Israele di partecipare a questo grande evento musicale televisivo. Il famoso rapper si accoda così alle emittenti pubbliche di Spagna, Irlanda, Paesi Bassi, Slovenia e Islanda che avevano già annunciato il boicottaggio della settantesima edizione dell’evento, che si terrà a Vienna a maggio.
Di una cosa sono sicuro: Adolf Hitler e Joseph Goebbels sarebbero felici di questa decisione, e spiego perché. Finalmente anche l’ONU si è svegliato ed ha accertato ufficialmente che il 7 ottobre Hamas ha sterminato, facendoli a pezzi, centinaia di ebrei, uomini, donne e bambini nella maniera più sadica e crudele, dando poi vita alla oscena trattativa per la liberazione degli ostaggi, i pochi ancora in vita e i resti dei morti.
Hamas sostiene pubblicamente che l’obiettivo del 7 ottobre rimane, per quella organizzazione criminale, di attualità: cancellare Israele dalla faccia della terra “dal fiume al mare”. Israele ha reagito a questa brutale aggressione e a questo sadico programma attaccando Hamas a Gaza, provocando purtroppo vittime tra la popolazione civile, ben lontane però da quelle denunciate dalla propaganda di Hamas.
Ma è tragicomico denunciare un “genocidio” in corso a Gaza quando la popolazione della Striscia è aumentata dai quarantamila del 1948, al milione di trent’anni fa, agli attuali 2 milioni e trecentomila. Mentre durante la Seconda guerra mondiale, purtroppo, milioni di ebrei sono finiti davvero nelle camere a gas in un folle disegno di cancellare la presenza di quel popolo dalla faccia della terra.
A chi, come Nemo, sta dalla parte degli aggressori e non degli aggrediti, ricordo anche che in questo mese le nostre città in Europa si riempiono di luci e colori per ricordare la nascita di Gesù di Nazareth, per chi crede il Figlio di Dio, ebreo come suo padre, sua madre, gli apostoli e i primi cristiani, “i nostri fratelli maggiori nella fede” come li ha definiti San Giovanni Paolo II..
Eurovision, il boicottaggio che fa sorridere Hitler e Goebbels
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