Elkana Bohbot, cittadino israeliano-colombiano, è stato rapito la mattina del 7 ottobre al Nova Festival.
Era lì, insieme a due suoi amici, lavorava come responsabile della logistica per la società che aveva organizzato la manifestazione. Quando è iniziato l’attacco i tre hanno scelto di non fuggire per aiutare le persone a mettersi in salvo, ma i terroristi non gli hanno dato scampo: Elkana è stato rapito, mentre i suoi amici sono stati assassinati, assieme a centinaia di persone. Nel video del suo rapimento si vede che viene picchiato prima di essere portato a Gaza.
Per molti mesi non si sono avute sue notizie, finché a seguito dell’accordo di gennaio 2025, uno degli ostaggi liberati ha testimoniato che Elkana, che soffre di asma, era in vita. Tenuto insieme ad altri cinque ostaggi in uno stretto tunnel profondo 30 metri dove riuscivano a malapena a stare in piedi e dormivano su un lenzuolo umido e pieno di muffa.
A causa delle terribili condizioni di prigionia Elkana aveva sviluppato una grave malattia della pelle.
Hamas ha pubblicato quattro video di propaganda che ritraggono Elkana. Nell’ultimo l’ostaggio appare molto provato, il volto tra le mani, piange disperato chiedendo aiuto “«Sto soffocando! Per favore, aiutatemi. Mi mancano mia moglie, mio figlio, tutta la mia famiglia… fatemi uscire di qui». Elkana, così riferiscono gli ostaggi rilasciati ha cercato di farsi del male cercando di colpire anche gli altri.
Uno degli ostaggi rilasciati ha raccontato che Elkana gli ha chiesto di dedicare alla moglie la canzone intitolata ‘La combattente’.
Prima di essere rapito Elkana stava progettando di aprire una gelateria nel cuore del mercato Carmel di Tel Aviv. Dopo una vita passata nella produzione di concerti, Elkana aveva in mente di percorrere altre strade: il Nova Festival doveva essere il suo ultimo impegno in quel settore.
Elkana Bohbot – 35 anni Elkana Bohbot – 35 anni
