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Edmond de Rothschild (1845–1934)

Setteottobre

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Edmond de Rothschild (1845–1934)

Chi è

Filantropo francese, discendente del celebre casato bancario, pioniere del sionismo pratico. Chiamato “HaNadiv HaYadua” — il Benefattore conosciuto — fu colui che, con il suo denaro e la sua visione, rese possibile la sopravvivenza delle prime colonie ebraiche in Palestina alla fine dell’Ottocento.

Percorso

Appartenente al ramo francese dei Rothschild, si avvicinò al movimento di rinascita nazionale ebraica dopo i pogrom russi del 1881. Finanziò l’acquisto di terre e l’impianto di villaggi agricoli come Rishon LeZion, Zikhron Ya’akov, Ekron e altri. Mandò esperti francesi a insegnare viticoltura e tecniche moderne, fondò cantine, infrastrutture e scuole. Non si limitò a firmare assegni ma supervisionò di persona i progetti, sostenne gli agricoltori e impose standard di efficienza e ordine, a volte in modo autoritario, ma sempre con l’idea di creare basi solide per un futuro Stato ebraico.

Profilo

Uomo colto, riservato e profondamente legato alla cultura francese, univa spirito scientifico e senso morale. Diffidava del misticismo politico e credeva nel lavoro concreto: terra, educazione, autosufficienza. Dopo la sua morte, le sue proprietà passarono al Jewish Colonization Association e continuarono a sostenere lo sviluppo agricolo del Paese.

Perché conta

Edmond de Rothschild fu il finanziatore silenzioso della rinascita ebraica. Senza di lui, molti insediamenti della Prima Aliyah sarebbero falliti. Con il suo pragmatismo e la sua generosità, trasformò il sogno in economia, e l’utopia in territorio. Le sue vigne, ancora oggi attive, sono la prova che una nazione può nascere anche da una bottiglia di vino e da un campo ben coltivato.


Edmond de Rothschild (1845–1934)