La società ebraica israeliana è molto variegata dal punto di vista religioso. Non si divide semplicemente in “religiosi” e “laici”, ma comprende diversi gruppi, ciascuno con un’identità, uno stile di vita e un rapporto diverso con lo Stato e con la modernità.
Charedim (conosciuti in Occidente anche come ‘ultraortodossi’)
Letteralmente “timorati” (di Dio), sono il gruppo più religioso e separato dalla società secolare.
Vestono in modo tradizionale (cappotti neri, cappelli, abiti modesti).
Vivono spesso in quartieri o città proprie.
Dedicano gran parte del tempo allo studio della Torah e del Talmud.
Molti non servono nell’esercito (anche se oggi c’è un dibattito interno crescente) e ricevono sussidi pubblici.
Rifiutano in parte o del tutto la modernità, anche in campo educativo e tecnologico.
Chassidim (una corrente dei charedim)
Sono una sottocategoria dei charedim, nata in Europa orientale nel XVIII secolo. Seguono una guida spirituale (il Rebbe) e hanno una forte vita comunitaria.
Ogni gruppo ha un proprio Rebbe (come Satmar, Ger, Vizhnitz, Chabad).
Sono visivamente riconoscibili: cappelli di pelo (in yiddish: shtreimel o shtreimlech), riccioli laterali (peot), lunghi caftani il sabato.
Alcuni gruppi (come Satmar) sono ideologicamente anti-sionisti, altri (come Chabad) partecipano più attivamente alla vita pubblica.
Datì Leumì (religiosi nazionalisti)
Religiosi osservanti, ma sionisti convinti. Credono che la nascita dello Stato di Israele abbia valore teologico.
Servono nell’esercito, lavorano, studiano Torah.
Molti vivono negli insediamenti della Cisgiordania.
Sono politicamente molto attivi, spesso in partiti come religiosi sionisti.
Indossano spesso la kippah fatta con l’uncinetto (kippat sruga’), simbolo di questo mondo.
Masortiim (tradizionalisti)
Sono ebrei che osservano alcune tradizioni (Kippur, Pesach, Shabbat in parte), ma non vivono secondo la halakhah in modo sistematico.
Spesso legati alla famiglia, alle feste, alla cucina kasher, ma senza rigidità.
Molto diffusi tra gli ebrei mizrachi (originari di paesi arabi).
Non si considerano laici, ma neppure “religiosi” in senso stretto.
Chilonim (laici)
Costituiscono la maggioranza della popolazione ebraica in Israele.
Non osservano le leggi religiose.
Alcuni sono agnostici o atei, altri culturalmente ebrei.
Molti celebrano feste ebraiche in chiave nazionale o familiare, non religiosa.
Una società complessa:
In Israele le differenze religiose non sono solo spirituali, ma influenzano la politica, l’istruzione, il servizio militare, il lavoro, il matrimonio.
La coesistenza tra questi gruppi genera tensioni, compromessi e dialoghi continui che plasmano il carattere unico della società israeliana.
Moshavim in Israele /span> Moshavim in Israele