Bar Kuperstein era addetto alla sicurezza al Nova Festival, quando è iniziato l’attacco terroristico la mattina presto del 7 ottobre 2023, si è adoperato per aiutare decine di persone a rifugiarsi nel vicino moshav Patish, tornando indietro più volte per soccorrere altri. A un certo punto ha anche raccolto il fucile di un poliziotto ucciso per tentare di difendere chi era rimasto. Ma è stato sopraffatto dai terroristi e rapito.
La mattina stessa Hamas ha pubblicato un video su Telegram in cui si vede Bar a terra, mani e piedi legati con una corda al collo, gridando il suo nome ai rapitori per attirare l’attenzione su un altro ostaggio ferito. Il primo segnale che era in vita si è avuto un anno e mezzo dopo, quando agli inizi di aprile 2025 Hamas ha diffuso un video di propaganda con Bar e un altro ostaggio, Maxim Herkin.
A luglio le famiglie dei due ostaggi, che dapprima avevano chiesto ai media israeliani di non pubblicare il filmato o i dettagli del suo contenuto, hanno rilasciato una breve clip del video di aprile. dal primo segno di vita che hanno ricevuto in un video di propaganda di Hamas tre mesi fa. “Stiamo morendo qui, non ci sentiamo umani” – dicono i due giovani – “Siamo di nuovo 30 metri sottoterra.” Secondo uno degli ex ostaggi, in prigionia Bar ha imparato l’arabo dai rapitori e il russo da Herkin. I due, si ritiene siano tra i 21 ostaggi vivi.
Bar Kuoerstein, il maggiore di cinque fratelli, viveva con la famiglia a Holon, a sud di Tel Aviv. In seguito a un grave incidente subito dal padre, che lo aveva costretto alla sedia a rotelle oltre a perdere la capacità di parlare, Bar aveva preso in mano le redini della famiglia, occupandosi del chiosco di falafel appena aperto dal padre, del quale è diventato la voce e le gambe.
Al Nova Festival ci era andato per lavorare e guadagnare soldi per sostenere la famiglia.
Bar Kuperstein – 23 anni Bar Kuperstein – 23 anni