Cos’è?
L’Arabia Saudita è il più vasto Paese della penisola arabica, con capitale Riad. Monarchia assoluta governata dalla famiglia Al Saud dal 1932, è custode dei due luoghi più sacri dell’Islam, La Mecca e Medina, e detiene alcune delle maggiori riserve mondiali di petrolio.
Perché è importante?
È il primo esportatore mondiale di greggio e un attore chiave nell’OPEC, capace di influenzare i mercati energetici globali. La sua centralità nel mondo islamico, dovuta al ruolo religioso e alle immense risorse economiche, ne fa un partner imprescindibile per potenze come Stati Uniti, Cina e Russia.
Cosa caratterizza la sua politica?
La politica interna è dominata dalla famiglia reale e dall’interpretazione rigorista dell’Islam sunnita (wahhabismo), anche se sotto il principe ereditario Mohammed bin Salman sono state avviate riforme economiche e sociali nell’ambito del piano “Vision 2030”, come l’apertura a turismo e intrattenimento e l’ampliamento dei diritti delle donne. Sul piano estero, l’Arabia Saudita si presenta come baluardo contro l’espansione iraniana e sostiene alleanze sunnite, intervenendo militarmente in conflitti regionali come in Yemen.
Impatto storico e attuale
Nel XX secolo ha usato i proventi del petrolio per modernizzare il Paese e finanziare influenze religiose e politiche in tutto il mondo musulmano. Negli ultimi anni, pur mantenendo un regime autoritario e repressivo verso dissidenti e oppositori, ha cercato di diversificare l’economia e proiettarsi come potenza regionale riformista. La sua capacità di muoversi tra tradizione religiosa, potere economico e ambizioni geopolitiche continua a plasmarne il ruolo centrale negli equilibri del Medio Oriente.
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