La Global Sumud Flottilla è finalmente salpata. I partecipanti sono molto buoni. Vogliono andare a Gaza a portare gli aiuti umanitari ai poveri palestinesi assediati e affamati da Israele. Ci vanno per mare affrontando un lungo viaggio, portano derrate alimentari e aiuti umanitari che, pur nelle più ottimiste ipotesi, non riempirebbero neanche 30 dei 5600 camion che IDF ha fatto entrare a Gaza per distribuire cibo nel solo mese di agosto. Ma loro sanno di avere tutti i media del mondo libero con loro, li seguono come eroi, telecamere accese su di loro da giorni.
Sono sicuri che non arriveranno mai a Gaza, ma poco importa. Anzi meglio. Loro vogliono essere le vittime di Israele, vogliono dimostrare che Israele non li vuole far arrivare a Gaza perché vuole affamare i palestinesi, farli morire di fame, uccidere i bambini, insomma Israele sta compiendo un genocidio e li blocca perché loro vogliono evitarlo.
Hanno i media dalla loro parte, i media che non vogliono far sapere ai loro lettori qual è la realtà a Gaza: Hamas sta boicottando la distribuzione degli aiuti, non vuole che siano dati direttamente alla popolazione, vuole, in accordo con Unrwa e Onu, gestire direttamente la distribuzione, sequestrare i camion e arricchirsi vendendo al mercato nero le derrate. Hamas lo fa per avere un doppio vantaggio: economico e propagandistico. Guadagnare dal mercato nero e accusare Israele di affamare i palestinesi. Con il megafono dei nostri giornali e tg.
Ai buoni della Global Sumud Flottilla non interessa nulla dei palestinesi, nulla degli aiuti, il loro scopo è solo mediatico: essere gli eroi, le vittime della potenza occupante genocidaria. Sono cinici, usano i bambini malati per accusare Israele, usano i morti palestinesi per perseguire gli ebrei in tutto il mondo. Non si preoccupano, degli ostaggi israeliani e delle donne stuprate da Hamas, dei bambini uccisi, sequestrati e delle donne stuprate dai russi in Ucraina, non si mobilitano per i bambini uccisi e delle donne violentate in Sudan, non corrono a salvare la popolazione trucidata in Somalia, in Congo. No, loro vogliono solo aiutare l’Islam radicale a spazzare via lo Stato degli ebrei, l’unica democrazia in Medio Oriente.
Allora vogliamo fare un appello sentito al Governo di Gerusalemme: li lasci arrivare a Gaza, li lasci sbarcare, li lasci entrare, li lasci provare a distribuire gli aiuti. Non faccia loro questo ennesimo regalo mediatico. Non li fermi, non pratichi il previsto e riconosciuto (a livello internazionale da 20 anni), blocco navale. Non hanno armi, non c’è nessun pericolo.
L’unica vera arma potentissima di cui dispongono è quella della propaganda. Il Governo d’Israele li disarmi. Lo faccia per noi, ci faccia un regalo una volta tanto, li faccia portare a termine la loro missione di pace. Una volta entrati li porti a vedere la distribuzione degli aiuti, gli faccia vedere quanti sono i camion che entrano, dove sono e da chi sono bloccati, gli faccia sapere chi paga quegli aiuti, gli faccia chiedere ai palestinesi come vengono trattati gli omosessuali, li faccia stare qualche settimana a Gaza, gli chieda chi li finanzia. Israele così non vincerà certo la guerra mediatica, ma almeno questa farsa sarà smascherata.
Appello al Governo di Gerusalemme: lasciateli sbarcare a Gaza!
Appello al Governo di Gerusalemme: lasciateli sbarcare a Gaza!
Appello al Governo di Gerusalemme: lasciateli sbarcare a Gaza!