La Fnsi e i Cdr di Gedi si indignano: una pagina a pagamento — quella di Setteottobre — ha osato ricordare ai giornali che diffondere le veline dei terroristi non è informazione ma complicità.
Apriti cielo: i custodi della verità con il tesserino si sono sentiti offesi. Con il ditino alzato e l’occhietto torvo, rimproverano editori e lettori per aver dato spazio a tanta “vergogna”. La vergogna, del resto, è un sentimento che molti di loro hanno archiviato da tempo, insieme al controllo delle fonti.
Da due anni trasformano i comunicati di Hamas in cronaca, i comunicati ONU in vangelo, le bugie in titoli a nove colonne. Ora si scoprono feriti nell’onore professionale.
Ma l’onore, come la verità, va difeso prima, non dopo la figuraccia. Perché se c’è un’informazione sotto assedio, non è quella che scrivono: è quella che nascondono.
Anime belle, notizie brutte
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